Per anni il Regno Unito ha rappresentato la meta privilegiata dagli studenti stranieri desiderosi di ottenere una formazione universitaria all’estero ma la Brexit potrebbe portare conseguenze anche su questo fronte.
Gli studenti che si sono rivolti all’Inghilterra, e in particolare a Londra, per proseguire qui i propri studi sono numerosi anche nel 2019 nonostante lo scenario ben poco rassicurante che la Brexit sta iniziando a rivelare, ma cosa cambierà per loro con l’uscita definitiva del Regno Unito dall’Unione Europea?
Innanzitutto, stando alle dichiarazioni del Primo Ministro Theresa May, a partire dall’autunno 2019 gli studenti europei che prima potevano giungere a studiare in Inghilterra tramite il progetto Erasmus (il quale permetteva loro di pagare le tasse all’Università di provenienza e non a quella di arrivo) dovranno pagare le stesse imposte previste per gli studenti britannici, che si aggirano attorno alle 9000 sterline l’anno. Un primo ostacolo che rende per numerosi ragazzi europei impossibile il sogno di studiare nel Regno Unito. Ma una nota positiva c’é: il ministro dell’educazione ha infatti annunciato che i ragazzi provenienti dall’Unione Europea non dovranno pagare in più rispetto ai loro coetanei britannici (come era inizialmente previsto) ma riceveranno delle imposte eguali, cosa che non è possibile per chi arriva da paesi al di fuori dell’Unione, per i quali le tasse saranno nettamente maggiori.
Inoltre gli studenti europei potranno continuare ad avere l’accesso a borse di studio e a mantenere lo status “agevolato” dal primo anno fino al termine della propria carriera universitaria in Gran Bretagna.
Questa decisione del governo britannico è stata guidata soprattutto dalla paura che la Brexit avrebbe fatto crollare drasticamente il numero di studenti europei iscritti a dei corsi di laurea nelle università locali. Attualmente, infatti, ci sono circa 135 mila studenti europei che studiano negli atenei britannici… Questo numero tenderà a diminuire o il Regno Unito continuerà ad essere una delle mete favorite, con o senza Brexit?
Greta Gontero