Quando parlate con un Inglese che ha appena appreso le vostre origini italiche, non stupitevi se le prime parole che sentirete saranno: “Italia: pizza, pasta, spaghetti!”.
Non è un mistero quanto noi italiani siamo famosi nel mondo per le nostre tradizioni culinarie. Se intavolate una discussione riguardante il cibo con una persona britannica, premunitevi di una lista di piatti tipici da elencare su richiesta e non indugiate nel chiarire che pietanze come Maccheroni and Cheese sono una rivisitazione inglese, che in Italia non esiste.
Gli Inglesi apprezzano molto i cibi nostrani e non perdono occasione per lodare le abilitá culinarie, frasi come: “ Sono stupito di come si possa creare un’insalata tanto gustosa con così pochi ingredienti”, possono essere l’inizio di una lunga conversazione.
Ma come spesso accade, quando le tradizioni di un Paese trascendono i confini nazionali, si rischia di perdere l’autenticitá che spesso si mescola con le abitudini locali.
Se un Inglese vi invita a cena per una “pasta alla carbonara”, molto difficilmente troverete una pasta condita con uova, pancetta, parmigiano e spezie.
La “carbonara”, qui a Londra, consiste in un concentrato di uovo e pancetta che si compra giá pronto nei supermercati: questa salsa biancastra non assomiglierá per niente alla nostra tipica carbonara e l’inglese rimarrá un po‘ scioccato nello scoprire il piccolo inganno dei produttori di sughi pronti.
D’altra parte, lo stupore potrebbe impadronirsi di voi quando, al ristorante, l’inglese-tipo verserá del ketchup sulla pasta al pomodoro, “Perché la pasta senza ketchup non è molto saporita” o chiederá una salsa all’aglio in cui intingere le fette di pizza.
Anche il caffè è spesso fonte di pareri discordanti. Se spiegate a un Inglese che il caffè in Italia non è lungo, ma si beve in una tazzina e, inoltre, non ne esiste un solo tipo bensì mille varianti come macchiato caldo e freddo, ristretto, corretto, eccetera… l’inglese vi guarderá con faccia divertita, continuerá a bere il caffè dalla sua mug (la tazza che noi useremo per il latte a colazione) e, sorridendo, dirá semplicemente: “Oh, you Italians…”. 🙂
Ludovica Iaccino