Erica Vagliengo presenta il suo romanzo a Londra “Voglio scrivere per Vanity Fair”

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VOGLIO SCRIVERE PER VANITY FAIR

Arrivano in una versione digitale arricchita e ampliata le (dis)avventure di Emma Travet, la giornalista precaria sì, ma con stile più famosa del web. Dalla lettura allo shopping, un’esperienza di connessione a 360° al mondo di EmmaT.

ebook_romanzoCome si fa a sopravvivere, in tempo di crisi, senza abbattersi e senza privarsi delle piccole cose che danno quel tocco speciale a giornate tutte uguali? Ce lo racconta Emma Travet nel romanzo Voglio scrivere per Vanity Fair, edito in versione digitale arricchita da goWare.

La storia di EmmaT

Emma Travet ha ventisei anni, abita in Italia, in una città di provincia toccata dalla crisi dell’auto, vicino a Torino, dov’è nato uno dei primi locali gay d’Europa. Di lavoro fa la giornalista pubblicista, quasi giornalmente sfruttata dal suo capo, Mr Vintage (non perché sia cool, ma perché indossa solo capi datati che odorano di naftalina, come il suo pensiero).

Alzarsi al mattino e rinchiudersi tutti i giorni (sabato mattina compreso) in una redazione locale non è il massimo. Sarebbe meglio scrivere per Vanity Fair a cui invia, da due anni a questa parte, un curriculum e diversi suoi articoli a settimana. Prima o poi, almeno per sfinimento, confida che qualcuno le risponda.

Nel frattempo continua a scrivere su “La Voce del Monviso” e sul magazine per i giovani della zona “NEW MAG”. E per arrotondare s’improvvisa copy writer/ufficio stampa (ri-go-ro-sa-men-te in nero), venditrice di borse e accessori su internet, o scatta foto artistico-glamourous a sua nonna Olga Dionigia, la modella preferita per gli shooting che inventa insieme al suo amico stylist Wolfango, per poi venderli a un web magazine inglese, a cui piacciono queste cose strambe.

Ce la farà la nostra eroina a varcare la soglia dell’ufficio del direttore di Vanity Fair?

La storia di una ragazza normale, come ce ne sono tante, che tra avventure e disavventure, con spirito di iniziativa, grinta e ottimismo segue le sue aspirazioni, cercando di realizzarle, nonostante tutto.

Da Myspace all’ebook, passando per il self-publishing e la stampa

Emma Travet ha molte vite, così come la sua storia. Tutto è iniziato nel 2007 quando una serie di stickers in giro per le città invitavano ad andarla a trovare sul suo profilo Myspace. La sua storia è diventata un libro nel 2009 grazie a un piccolo editore romano e i lettori hanno iniziato a seguire il suo diario in presa diretta attraverso la sua pagina Facebook. L’autrice ha poi sperimentato il self-publishing pubblicando il suo romanzo in inglese su amazon.com, lulu.com e smashword. Ora è arrivato l’ebook: non una semplice edizione digitale della sua storia, ma un romanzo interattivo per entrare nel mondo di Emma.

Oltre la lettura, un’esperienza di connessione a 360°

Grazie all’ebook realizzato e edito dalla casa editrice digitale goWare, il lettore può connettersi a 360° al mondo di Emma Travet e della sua autrice: leggi le sue avventure, seguila sul blog www.emmatravet.com e sui web magazine con i quali collabora, interagisci con entrambe su Twitter, Facebook e Google+, guarda le sue foto su Instagram, fai shopping su Blomming acquistando i capi menzionati nel libro e su Depop per regalarti dei ricordi vintage, che l’autrice scova nei mercatini delle pulci, ovunque essi siano. E se volessi il romanzo in cartaceo, lo puoi comprare direttamente su Amazon (http://www.amazon.it/Voglio-scrivere-per-Vanity-Fair/dp/8867972863/ )

Erika Vagliengo

Chi c’è dietro Emma Travet

Erica Vagliengo (www.ericavagliengo.com) , è questo il nome che si cela dietro la storia di Emma. Archetipo della giornalista contemporanea, Erica è una blogger attenta al mondo che cambia e al contempo una cronista professionale e competente. Web journalist, copy writer e blogger, collabora con marieclaire.it, scenario, theladycracy, tiene la rubrica “Pour parler” su “La Rivista Intelligente”. Ha scritto per donnareporter.com, punk magazine, excelsiormilano.com, Oggi7.

Ha creato il progetto Emmat, per far vivere il libro, al di là della storia stessa, per così tanti anni. Si tratta di un progetto di personal branding/social media marketing/ promosso sui social attraverso eventi (organizzati dall’autrice stessa, grazie agli sponsor che l’hanno supportata), interviste in radio, sui giornali, in televisione, presentazioni varie, una anche a NY nel 2010. Trovate la storia del progetto emmat, le foto e tutto il resto su

Curiosità: parla tanto, dorme poco, scrive parecchio. Combatte le nevrosi quotidiane “drogandosi” di Internet, dolci, caffè e Depop. Al momento sta scrivendo il seguito del suo primo romanzo. Sarà a Londra dal 4 all’ 8 novembre, a cercare connections, per promuovere la versione in inglese “I Want to Write for Vanity Fair” http://www.amazon.com/I-Want-Write-Vanity-Fair-ebook/dp/B00F0UM4BI 

Hanno detto di lei

«Emma Travet, che è uno pseudonimo nonché una dichiarazione d’intenti, è un progetto complesso. Un esempio di creatività “glocal” ai tempi di Internet e della generazione mille euro. Emma, che si chiama Erica Vagliengo, piemontese, caparbio segno del Capricorno, incarna perfettamente il prototipo del lavoratore del Duemila, precario per scelta di libertà, non solo per contingenza» Alessandra Comazzi – La Stampa

emmat_emmavirgola

Info

www.ericavagliengo.com

www.emmatravet.com

Instagram.com/ericavagliengo/

Shop www.blomming.com/mm/emmatravet/items

www.depop.com/ericavagl

International press kit: http://www.emmatravet.com/voglio-scrivere-per-vanity-fair/press-kit-international/

Scarica i due primi capitoli in italiano: http://www.emmatravet.com/wp-content/uploads/2015/05/emma-travet-voglio-scrivere-per-vanity-fair-estratto.pdf

ph sergio bruno

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