Roberto Grosso: Il Visual Artist Della Realta’ Aumentata

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E’ italiano l’artista della “realtà aumentata” che sta incantando Londra, si chiama Roberto Grosso, è nato a Biella e da dieci anni vive nella capitale inglese.Realta’ Aumentata

Le sue opere sono un concentrato di tecnologia, immaginazione e innovazione, sono frutto di un nuovo modo di comunicare legato alla potenza dell’espressione fotografata in un determinato istante, dilatata nella fantasia della musica e la tentacolare dimensione del web. Ammirare un opera di Roberto Grosso non è soltanto intendere cosa l’artista ha voluto esprimere, ma entrare in contatto con quello che l’artista ha vissuto a livello emozionale durante il processo di elaborazione dell’opera.

Per capire meglio di cosa si tratta bisogna partire dal concetto di Realtà Aumentata che Wikipedia definisce così:

Per realtà aumentata si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.

Ma dalla teoria passiamo alla pratica. Per apprezzare le opere di Roberto Grosso e capire il concetto di realtà aumentata, o come si chiama qui Augmented Reality, c’è assolutamente bisogno di una applicazione – in questo caso lui ha lavorato con Aurasma – che permette di inquadrare con la fotocamera del device, I-Pad o smartphone, l’opera, dividerne le tracce, quindi romperne l’immagine, traslarla in un altra dimensione e allo stesso tempo in automatico di collegarsi ad un brano su Youtube che Roberto ha vissuto nella produzione dell’opera, quindi nelle sue emozioni.

Every single piece is inspired by a particualr song, that gives then the name to the artwork.”

L’ispirazione per collegare l’arte visiva alla musica parte dal fatto che Roberto Grosso è prima di tutto un musicista, quando viveva in Italia era il componente de i Gene Razionale, una rock band di fama nazionale che grazie al seguito dei loro fan hanno aperto i concerti di grandi artisti come Timoria, Paolo Benvegnù e altri, poi quando il gruppo si è sciolto ha sentito di dover fare quel qualcosa di più nella sua vita, doveva esprimere quel qualcosa che con la musica non poteva più fare, ma in Italia le possibilità di espressione erano davvero limitate, così ha scelto di sondare il terreno a Londra. Dopo qualche mese nella capitale inglese ha trovato lavoro a Yahoo! e collaborato con Myspasce e così, forse perchè ormai nel web ci camminava ad occhi chiusi, forse perchè la voglia di entrare in nuove dimensioni non l’ha mai abbandonato che ha cominciato a tirare fuori quel qualcosa cui era stato legato dai tempi della band e così ha cominciato a unire la musica e la tecnologia alle sue doti di arte visiva.

Così Forte è il titolo madre della session espressiva che lo ha visto esporre in circa trenta location nella metropoli inglese e a cui si aggiunga un valore al merito per l’epo
Realta’ Aumentata
sizione in contemporanea ad altri artisti a Times Square a New York.

Attratti da questo stile così futuristico ed evasivo di visual art, siamo andati a vedere le sue opere e conoscere Roberto nell’esposizione che si è tenuta nella caffetteria Department of Coffee and Social Affairs di Carnaby Street e che si protrarrà per tutto il mese di giugno nella medesima location.

Per chi si è perso l’occasione di viaggiare nella dimensione audiovisiva di Roberto Grosso, c’è la possibilità di aggiornarsi sui prossimi eventi nella sua pagina web www.robertogrosso.com

L’arte è innovazione ma anche riflessione sui tempi che corrono, l’espressione di un artista è sempre valore aggiunto al bagaglio di conoscenze che ognuno di noi si porta dietro.

Martino Serra

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