Iscriversi all’Università a Londra: la storia di Giorgia

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Iscriversi all'Università a Londra: la storia di Giorgia

Iscriversi all'Università a Londra: la storia di Giorgia

Abbiamo intervistato Giorgia, giovanissima italiana che a 19 anni ha deciso di iscriversi all’università a Londra.

  • Ciao Giorgia, puoi dirci qualcosa di te?

Ciao, mi chiamo Giorgia Fusè, ho 19 anni, sono cresciuta a Trieste con mia mamma e in Agosto del 2012 mi sono trasferita a Londra con l’intenzione di terminare qua le scuole superiori (mi sono trasferita quando avevo 17 anni). Ora, che ho finalmente finito le superiori, ho deciso di iscrivermi all’universita’ di business sempre qua in città.

L’università la inizierò in Gennaio e nel frattempo sto facendo la nanny.

  • Quali pensi siano le maggiori differenze tra la situazione del mondo del lavoro in Italia e a Londra?

Sinceramente non ho molta esperienza su ciò dunque non ho molto da dire. Ho iniziato a lavorare come Nanny meno di un mese fa, fin prima non avevo mai cercato nessun lavoretto. Inoltre, quand’abitavo una italia, non avevo mai avuto il bisogno di lavorare dunque non mi sono mai interessata su ciò. Posso però dire che mi sento spesso con i miei amici che abitano ancora a Trieste e loro si lamentano che a distanza di 7/8 mesi non hanno ancora trovato nessun lavoro. A Londra questo non succede quasi mai, in circa un mese un lavoro lo si trova.

  • È stato difficile trovare casa a Londra? Come hai fatto?

A dire il vero per me non si è mai posto il problema della casa. Il primo anno mio papà ha affittato una casa a Putney (sud-ovest) e si era affidato ad un’agenzia, ci siamo trovati molto bene la. Inoltre vorrei conigliere quella zona, Fulham/Putney/Parsons Green, sono tutte zone molto carine e tranquille.

Le cose, però, sono cambiate un paio di mesi fa, quando il mio ragazzo ha deciso di condividere la sua casa con me. Anche questa volta non mi sono dovuta interessare in prima persona per una casa/camera, si era occupato di tutto ciò lui quasi un anno prima. Posso dire però che anche lui si è appoggiato ad un’agenzia, ma ciò è meglio se lo leggete nella sua intervista.

  • Quanto è importante il livello d’inglese per poter lavorare a Londra?

Credo che il livello di inglese debba rientrare nella categoria “intermedio” degli standard italiani perché, vi accorgerete, che il livello di inglese giudicato in Italia è molto più alto di quello che in UK reputano. Mi spiego, se avete un livello “intermedio”, molto facilmente, qua ve lo riconosceranno come livello “base”.

Credo ovviamente che il livello di inglese cambi da mestiere a mestiere, dunque, se volete fare i lavapiatti o comunque lavori che non ti mettono in contatto con le persone, potete venire su con un livello abbastanza elementare, ma se siete alla ricerca di un lavoro come cameriere/au-Pair e lavori simili, il livello d’inglese richiesto sarà più alto.

Attualmente faccio la nanny e ho notato che la maggior parte delle famiglie cercano una nanny con il livello di inglese abbastanza alto: è richiesto almeno un B2/C1, anche per salvaguardare la sicurezza dei bambini in caso di emergenze.

  • Pensi che in generale valga la pena di lasciare l’Italia per trasferirsi a Londra? E perché?

Dipende. Per me è stata,e lo è tutt’ora, un’esperienza spettacolare. Vivere questi due anni all’estero mi ha fatta crescere come nessuno può immaginare, ho imparato ad essere indipendente in tutto nonostante fossi arrivata qua a 17 anni e mezzo. Nel giro di neanche un mese mi sono ritrovata lontano dai miei amici, in una città immensa e dove tutti parlavano lingua diversa. È stato abbastanza complicato ma ne è valsa la pena!

Credo che Londra sia il sogno di tanti ragazzi, ma qua, la vita, costa tanto; in giro è pieno di ragazzi che lavorano tantissime ore in cambio di una casa, o addirittura una camera, condivisa con altre persone, spendendo tutti i soldi guadagnati tra l’affitto e la metropolitana, mettendosi da parte ben poco.

Credo che questo si possa fare quando si è giovani, d’altronde è una magnifica esperienza che ti regala possibilità future. Alla fine di tutto ciò, però, vorrei dire che, o hai le possibilità economiche per farti una vita decente qua a Londra, senza dover lavorare ore su ore condividendo una stanza in zone disperse, o è meglio trovarsi un lavoretto in Italia e restare nella propria città con gli amici e con la famiglia.

  • Quali sono gli aspetti di Londra che ami di più e quali quelli che non sopporti?

Beh, che dire, Londra è una città stupenda, è piena di musei da visitare oltre tutte le altre attrazioni turistiche. Le persone inglesi sono molto educate, e la città di per se è tenuta benissimo; il centro è molto curato e lo sono anche alcune zone fuori Londra (zona 4/5) come, per esempio, Richmond, Wimbledon e tante altre (Anche Kingston è molto carina ed inoltre è collegata benissimo con il centro!).

A Londra ti muovi con una facilità immensa grazie alle metropolitane che ti portano dappertutto assieme ai bus giornalieri, e ai bus notturni che coprono la maggior parte delle zone! (Attualmente la metropolitana notturna non c’è ma dal 2015 sarà presente anche quella!).

Cose che “non sopporto” non ce ne sono, l’unica cosa negativa che mi viene in mente è l’elevato costo dei mezzi di trasporto ma ovviamente tutto ha i suoi pro e i suoi contro.

  • Cosa consiglieresti a chi vorrebbe trasferirsi a Londra per trovare lavoro?

Gli/le consiglierei di prenotarsi un’ostello per i primi giorni perché, prima di prendere una stanza, è molto meglio vederla di persona siccome la maggior parte delle volte è molto più piccola e mal tenuta di quanto si possa vedere in foto, inoltre ci possono essere anche casi di truffe se si prenotano camere online.

Per quanto riguarda il lavoro credo che la miglior cosa da fare sia stamparsi una quantità imbarazzante di CV e portarli di negozio in negozio!

Per le grandi catene come Costa/Pret/Eat e tante altre potete mandare i CV vostri online.

  • Quale pensi sia il budget da mettere da parte prima di partire per Londra alla ricerca di lavoro?

Questo non l’ho provato personalmente ma credo che il budget minimo debba essere almeno di £ 1500. Appena arrivati qua dovrete pagare l’ostello, la metropolitana, il cibo, la sim per il telefono, e tante altre cose che adesso non ci vengono in mente ma vi si presenterà sempre il problema! Inoltre credo che sia fondamentale avere un tot di soldi disponibili in caso di estreme urgenze.

  • Qual è il segreto per “sopravvivere” all’impatto con Londra, adeguarsi alla città ed -eventualmente- imparare ad amarla?

Questa è una bella domanda, per me è stato davvero molto duro ambientarmi in questa città. Il primo anno è stato più che traumatico! Mi trovavo male alla High School, mi mancavano i miei amici, mentre qua non avevo nessun amico e studiare tutte le materie in inglese è stato molto difficile! Quando andavo in Italia, e non volevo tornare a Londra, andavo in giro per la città e mia mamma non riusciva mai a trovarmi per portarmi in aeroporto! Fu così che persi ben 3 aerei per poter rimanere pochi giorni in più con i miei cari amici.

Dopo le vacanze estive del primo anno, non avevo scelta, dovevo per forza tornare a Londra per terminare i miei studi della High School.

Poco meno di un mese dopo il mio rientro a Londra ho incontrato un ragazzo e, le conseguenze dell’amore, mi hanno portata ad amare Londra, e la sto tuttora amando anche grazie a lui.

Una volta arrivati qua vi consiglio vivamente  di andare subito alla ricerca di amici, italiani e non, perché saranno loro a salvarvi all’inizio quando vi troverete in difficoltà!

 

Luca Cattaneo

Università a Londra – Università a Londra – Università a Londra

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