Alla scoperta del “Busking” a Londra: il video

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Le street-performance sono quegli spettacoli che arricchiscono il bagaglio esplorativo del viaggiatore, non c’è metropoli al mondo che non sia provvista di strade dove spettacoli, funambulismo, balli, numeri di magia, facciano dell’artista di strada l’eroe delle foto ricordo del viaggio.

Londra è un concentrato di artisti di strada, non c’è angolo, piazza, via, dove non si incontri un musicista, un mago, una crew di break-dance di balli hip-hop, giocolieri, equilibristi, sputafuoco, mimi, cantastorie, guru sospesi a mezzaria e una innumerevole quantità di molte delle altre discipline circensi, pronti a far divertire per riuscire a tirare su quel mucchietto di spiccioli che al turista pesano nella tasca.

La street-performance, in Inghilterra chiamata busking, se in Italia ha regole e leggi ancora vaganti nel buio, in molti paesi europei ha direttive rigide e severe. Per esibirsi a Londra bisogna essere dei professionisti ed offrire così uno spettacolo di qualità, per questo è necessaria una licenza che si ottiene solo dopo aver passato un audizione in un apposito ufficio a Covent Garden il giovedi mattina previo appuntamento.

Abbiamo qualche mese fa pubblicato un articolo, allegato ad una clip estratta da quel pacco di telefonino che mi ritrovo, su Tony Sweet, il musicista della Nortern Line, che con la sua simpatia riesce a coinvolgere e trattenere viaggiatori e pendolari sempre molto introversi, capaci solo a scambiarsi dei sorry per essersi sfiorati, come il mood dell’ undergrounder richiede.

Ho però voluto interessarmi ed andare un po’ piu a fondo e sapere qualcosa di piu su chi pratica busking, come vive, quanto guadagna, se tutti hanno davvero la licenza, ma soprattutto, chi sono davvero, quali sono i loro progetti per il futuro, cosa pensano, come vivono e di cosa vivono.

Un pomeriggio, a Leicester Square, ho conosciuto una crew di perfromer con cui ho passato tra una pausa e l’altra dei loro spettacoli qualche ora e parlando con Youva, uno street dancer algerino di 26 anni, ho scoperto che sono molto più felici ed appagati di quel che pensavo.

Youva, si è avvicinato alla street-dance quando viveva ancora in Algeria ed era poco più che sedicenne, i suoi primi spettacoli li ha proposti per le strade algerine, tirando su nientemeno che qualche spicciolo. Deciso a mirare il suo futuro su questa passione, tre anni fa ha deciso di trasferirsi a Londra, una città che gli avrebbe dato più opportunità per mantenersi facendo spettacoli e soprattutto conoscere busker come lui, professionalizzando così le sue capacità artistiche ed imparare nuove tecniche. Non ha altro lavoro, si mantiene come può, con i soldi che raccimola con la sua crew esibendosi tra le strade di Leicester Square e Piccadilly, con il desiderio futuro di riuscire un giorno ad entrare nel mondo della coreografia, un mondo che non gli è poi così lontano, visto che ha già recitato per alcuni film di Bollywood e, l’ultimo, Funky Immigrants, lo ha girato l’anno scorso al fianco dell’attrice Amy Jackson.

Nonostante come molti dei suoi colleghi viva di poco, se gli offrissero un lavoro lui non lo accetterebbe, perché Youva crede in quello che fa e non lo fa per denaro ma per la sua felicità. Quando gli ho chiesto come vede la sua posizione economica futura inseguendo questa attività lui mi ha risposto: “Io non miro a diventare ricco, mi basta essere felice di fare quello che mi piace fare, se vuoi vivere solo per lavorare e permetterti delle cose materiali non sarai mai felice”.

 

Youva have you got a motto?

Motto? What’s motto? Moto?..Bruum, bruuumm..

No, I can’t explain in english sorry..motto is a particular  phrase that you belive..

Ahhh..as a proverb?

Yes, a proverb!

Bisogna sapere dalla vita quello che si vuole, a me piace stare in mezzo alla gente e renderla felice. Fai quello che senti giusto per te, e sarai sempre felice.

 

Alla crew di Youva non piace pagare la licenza, forse perché costosa, forse per il brivido di sentirsi animali da strada e venire spesso fermati dagli agenti durante gli spettacoli, chissà, non me lo ha voluto dire, come non mi ha davvero voluto dire quanto guadagna di media, ma mi è bastato parlargli e guardarlo negli occhi per sentire che Youva crede in quello che fa e la sua Londra, fatta di spettacoli e di strada gli sta insegnando davvero quanto vale credere ed essere se stessi e non vendersi mai per niente di materiale e che non abbia anima e sentimento.

 

Se la vostra intenzione è quella di amplificare le vostri doti artistiche, Londra è sicuramente la città giusta per mettersi in gioco e vivere il pubblico, personalmente consiglio di attenersi alle normative vigenti in U.K. per quello che riguarda il busking, non sarà il costo di una licenza che vi seppelirà, Londra è una città che ripaga sempre le fatiche. Se invece la vostra intenzione è solamente quella di godervi gli spettacoli, non dimenticate nel vostro prossimo viaggio di guardare con occhi diversi gli artisti di strada, ma soprattutto, non dimenticatevi, di liberarvi di qualche monetina dalle vostre tasche, ripagherete con poco, le fatiche di chi nella vita ha lasciato tutto per credere in se stesso. Che poi forse busking, vuole dire proprio questo.

 

Martino Serra

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